UN MIRTO CON... BEPPE TOMASINI

UN MIRTO CON... BEPPE TOMASINITUTTOmercatoWEB.com
© foto di Luca Di Leonardo
venerdì 7 ottobre 2022, 00:00Un mirto con...
di Roberta Lai

Riguardo all'attualità in chiave Cagliari, la redazione di TuttoCagliari.Net ha intervistato in esclusiva Beppe Tomasini, ex difensore e protagonista dell’eroico scudetto rossoblù del 1970.

Come giudica questo momento del Cagliari?

“Passerà questo momento di difficoltà. La squadra, i nuovi acquisti non sono ancora in forma, abbiamo il problema di un attacco che non fa gol… io credo che gli uomini ci siano, sta all’allenatore metterli in campo nella parte giusta”.

Il problema di un attacco poco concreto e sterile può essere legato quindi a una squadra ancora non ben amalgamata e in cui non si è ancora creata la giusta intesa?

“La prima cosa che ho visto è la sottomissione al risultato: quando hanno beccato il secondo gol, si guardavano in campo come se fosse morto qualcuno. Il calcio non è così, anche se subisci due gol devi parlare con il compagno. Non può esserci una tale sottomissione all’avversario. La squadra c’è ma i giocatori devono amalgamarsi di più, parlare di più. Anche se perdi 3-0 devi combattere fino alla fine”.

Mancanza di coraggio?

“Esatto. Loro devono capire che la squadra ce l’hanno e che questa può combattere con tutte. Il Cagliari non è inferiore a nessuno ma deve essere conscio di quello che va a fare in campo. Queste sono le mie impressioni”.

Si aspettava di più?

“Se si perdono due partite consecutive in casa qualche problema c’è. Certo che si può fare molto meglio. La rosa è buona, davanti ci sono tante alternative mentre dietro, forse, ci voleva qualche centrale giusto. Altare e Goldaniga almeno per il momento non stanno rendendo”.

La partita con il Genoa rappresenta il banco di prova per capire se si può parlare di una defaillance o di una crisi vera e propria. 

“Il Genoa non è partito bene ma parliamo di una piazza in cui è sempre stato difficile andare a giocare e di una squadra che vuole lottare per tornare in serie A. Sarà un banco di prova ma io credo nel Cagliari, basta che loro facciano ciò che si fa nel calcio. L’unica cosa che posso dire e sperare è di impegnarsi di più, stare uniti, lottare senza farsi spaventare dai risultati”.

Si ringrazia Beppe Tomasini per la disponibilità e la cordialità nell’accettare e svolgere questa intervista.