UN MIRTO CON... BEPPE TOMASINI: "Io al posto di Giulini avrei riconfermato Nicola, ma ho grande fiducia in Pisacane. Ora però la società dovrà mettergli a disposizione almeno due buoni difensori e una punta da affiancare a Piccoli"

Il grande Beppe Tomasini, per tutti “Tomas”, libero del Cagliari dello scudetto e memoria storica del club rossoblù, pur ammettendo ai microfoni di Tuttocagliari.net che, fosse stato per lui, avrebbe senz’altro "riconfermato Davide Nicola per un’altra stagione”, benedice la promozione di Fabio Pisacane a tecnico della prima squadra. Anche se si tratta di una scommessa tanto coraggiosa quanto azzardata da parte del patron Tommaso Giulini.
Tomas, lei come giudica la stagione di Davide Nicola alla guida del Cagliari?
“Beh, devo dire che non so proprio come mai si siano lasciati lui e Giulini: chiaramente non posso conoscere le dinamiche interne alla società. Però dico che io avrei sicuramente confermato il tecnico piemontese. Ripeto: non so cosa sia successo col presidente per arrivare a un’interruzione del rapporto.”
E che ne pensa della scelta di Pisacane come nuovo mister?
“Questa è indubbiamente una scommessa di Giulini. Pisacane è un ragazzo che ha fatto benissimo con la Primavera, arrivando a vincere una Coppa Italia di categoria. Ma io ricordo che le squadre le fanno in primis i giocatori. Per cui se la società intende affidare la guida tecnica a Fabio deve anche mettergli a disposizione almeno due o tre calciatori di categoria. Con quelli che ci sono adesso si lotterebbe esattamente come è stato fatto l’anno scorso. Ma per fare un piccolo passo in avanti occorrono dei rinforzi, che magari - tra le altre cose - consentirebbero al nuovo allenatore di fare bella figura.
In ogni caso io ho fiducia in Pisacane: tutti i grandi allenatori sono partiti dal basso per poi conquistare i palcoscenici più prestigiosi. Per carità, si tratta certamente di una scelta rischiosa, perché finora lui ha allenato solo i ragazzi. Ma credo che abbia la personalità giusta per imporsi anche a livelli più alti.”
A suo giudizio che giocatori - e soprattutto in quali ruoli - servirebbero al Cagliari per crescere dal punto di vista tecnico?
“Io dico almeno un paio di difensori e un attaccante. Di centrocampisti ne abbiamo abbastanza. Poi non so quali siano le risorse finanziarie a disposizione della società, ma degli innesti nel pacchetto arretrato e in quello offensivo sono sicuramente necessari. In particolare occorre fornire un partner a Roberto Piccoli, che non può lottare da solo contro tutta la retroguardia avversaria.”