UN MIRTO CON... GIANLUCA GAUDENZI: "Il 4-3-3 potrebbe essere un modulo in grado di esaltare questo Cagliari. Un centrocampo con Prati, Folorunsho e Mazzitelli reggerebbe l'urto di un attacco a tre punte, con Piccoli e due esterni tecnici e veloci"

L’ex centrocampista del Cagliari Gianluca Gaudenzi, intervistato da Tuttocagliari.net, prova a immaginare che tipo di stagione potrebbe vivere la formazione rossoblù allenata da Fabio Pisacane. A pochi giorni dall’inizio del campionato Gaudenzi esprime il “sincero auspicio” che Luperto e compagni possano “attestarsi attorno al decimo posto”, senza mai rischiare di essere coinvolti nella bagarre-retrocessione.
Gianluca, il mercato estivo ci riconsegna un Cagliari profondamente rinnovato soprattutto a centrocampo e in attacco. Probabilmente l’obiettivo della dirigenza era quello di rendere più prolifica una squadra che l’anno scorso aveva segnato col contagocce.
“Direi che per completare l’organico servirebbe ancora un innesto dalla cintola in giù: un difensore esperto e affidabile. Ma ora, a prescindere da eventuali ulteriori novità che porterà il mercato, bisognerà vedere come il Cagliari si presenterà ai nastri di partenza della serie A. Iniziare bene sarà determinante. Anche perché quest’anno sono risalite dalla B formazioni importanti come il Sassuolo - sempre una potenziale mina vagante - e la Cremonese, allenata da un tecnico come Davide Nicola che è una garanzia assoluta per una pericolante che si vuole salvare. Insomma, per i rossoblù ci sarà da lottare, ma il mio augurio è che l’undici isolano possa piazzarsi attorno a metà classifica. Del resto la tradizione - così come il pubblico, perché i tifosi sardi sono eccezionali - è dalla parte dei ragazzi di Pisacane. Senza dimenticare che la società ha tenuto tutti i giocatori più rappresentativi - da Piccoli a Caprile - e che sono arrivati parecchi giovani molto interessanti. Il tecnico Pisacane, almeno per chi come me lo conosce poco, è forse l’unico vero punto interrogativo.”
Lei, da ex centrocampista, ritiene che la mediana del Cagliari sia migliorata rispetto a quella dello scorso campionato? Sono arrivati Mazzitelli e Folorunsho e sono partiti Jankto, Viola, Marin e Makoumbou.
“Il reparto nevralgico potrebbe effettivamente essere più performante rispetto a quello della scorsa stagione. Folorunsho è un ragazzo che ha tanta forza nelle gambe, mentre Mazzitelli è un centrocampista molto esperto. In attacco poi è arrivato Esposito: un elemento dotato di colpi importanti. Inoltre è stato tenuto - almeno fino a oggi - il bomber principe Roberto Piccoli. Come dicevo prima, secondo me la squadra c’è: spero possa veleggiare a metà classifica senza incorrere in grossi incidenti di percorso.”
Con l’arrivo di tutti questi nuovi attaccanti (da Borrelli a Kiliçsoy, passando per lo stesso Sebastiano Esposito) potrebbe essere auspicabile un cambio di modulo rispetto al recente passato? Penso a un 4-3-3 con un tridente composto da un centravanti e da due esterni tecnici e rapidi…
“Sì, questa potrebbe essere un’alternativa interessante. Anche perché i tre davanti - con Piccoli che agirebbe da boa centrale e da punto di riferimento principale - potrebbero fare la differenza grazie alla loro combinazione di tecnica, inventiva e velocità. Il centrocampo a tre potrebbe prevedere Mazzitelli, Folorunsho e un regista di ruolo: in questo modo riuscirebbe a reggere il ‘peso’ dei tre attaccanti.”
Dopo l’impegno di Coppa Italia con l’Entella il Cagliari esordirà in serie A domenica 24 agosto con la Fiorentina. Cosa dovranno fare i rossoblù per disinnescare i temibili viola?
“La Fiorentina, allenata da un tecnico come Pioli che dà ampie garanzie, è e resta una compagine da metà classifica in su. Secondo me per il Cagliari quello coi toscani sarà un gran bel banco di prova. Un test significativo che ci dirà a che punto è il progetto-Pisacane. Domenica prossima la grande forza dei sardi sarà, come sempre, il pubblico dell’Unipol Domus: il più grande alleato di Yerry Mina e compagni, capace di trascinare la squadra alla vittoria anche nelle giornate più complicate.”