Cornacchia: "Cagliari, Pisacane deve maturare in fretta. Luvumbo? Una stella che non vuole nascere”

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Ieri alle 23:30Primo piano
di Vittorio Arba

Giancarlo Cornacchia, firma di TuttoCagliari.net, è intervenuto ai microfoni di Radio Laziale per fare il punto della situazione in casa rossoblù, con il Cagliari impegnato domani sera sul campo della Lazio. Di seguito le sue parole.

Il Cagliari si avvicina alla sfida con la Lazio con qualche defezione di troppo, sia in attacco che in difesa, dove Pisacane deve fare la conta. È una situazione un po’ problematica, non credi?
"Sì, c’è stata la squalifica di Obert, c’è Luperto che sembra ormai ai margini, non tanto della rosa ma delle scelte di Pisacane. L’allenatore dovrà inventarsi qualcosa. In attacco, poi, il Cagliari sta pagando tantissimo l’assenza di Belotti, che manca ormai da un mese. Belotti è stata un po’ una doccia gelata, considerando che non ci sono veri piani B. Borrelli ha caratteristiche diverse: non è un bomber puro.
Esatto. Borrelli è un attaccante di fatica, che lavora spalle alla porta, mentre Belotti è un centravanti d’area che vive per il gol. Sarebbe stato impensabile sostituire Belotti con Borrelli. Ora Pisacane è costretto a schierare in attacco Borrelli e Esposito, che però non hanno quelle caratteristiche".

Non ti sembra che il Cagliari, e in particolare la società, abbia un po’ azzardato restando così corto in attacco, puntando tutto su Belotti che non arrivava da anni semplici? Non è stato un rischio?
"Belotti è arrivato l’ultimo giorno di mercato, quando la società ha deciso di prendere un attaccante d’esperienza capace di fare qualche gol. Non è anziano, ha 31 anni, quindi poteva ancora garantire un buon rendimento. Cagliari è una piazza ideale per rilanciarsi. All’inizio le cose promettevano bene.
Gli svincolati non offrivano alternative valide: c’era poca scelta e nessuno con un’età o caratteristiche adeguate. La prima opzione, in realtà, era Esposito, che però ha caratteristiche tecniche e di visione di gioco tali da renderlo sprecato come punta pura. Così si sta adattando Borrelli, che apre spazi per far segnare Esposito, Luvumbo, Felici e gli altri.
Purtroppo la squadra fa fatica a trovare la via del gol. Pavoletti non può giocare 90 minuti e il giovane Kilicsoy non è ancora stato lanciato da Pisacane, che per ora non ha spiegato il motivo".

Quindi la società si è fidata troppo di Belotti?
"Sì, probabilmente sì. Nessuno poteva prevedere questa situazione, ma ora il Cagliari dovrà valutare un innesto a gennaio, magari in prestito, di un attaccante scontento in cerca di rilancio. Non potrà fare acquisti onerosi perché per Belotti, Esposito e altri sono già stati spesi soldi importanti".

Passiamo al reparto difensivo. Come sta Luperto? C’è la possibilità di rivederlo domani contro la Lazio?
La questione Luperto non è fisica. È alla terza esclusione in quattro partite e, con Mina fuori, ci si è chiesti come mai sia rimasto in panchina. Pisacane ha spiegato che non ha visto in lui il giocatore ammirato in passato: le sue prestazioni non sono state all’altezza e spera di poterlo recuperare. Parole che lasciano intendere che Luperto potrebbe voler andare via a gennaio.
Con Obert squalificato, io azzarderei il lancio del ventenne Juan Rodriguez, mancino del Peñarol, che ha caratteristiche simili a Obert e potrebbe partire titolare".

Che valutazione dai a Pisacane e alla sua gestione? È una scelta azzardata o coraggiosa quella del Cagliari? E cosa pensi della Lazio e di Sarri in questo momento?
"Pisacane è al suo terzo anno da allenatore, ma il primo in Serie A dopo due stagioni con la Primavera. È un salto enorme. Aveva iniziato bene: 9 punti in 9 giornate sono una media discreta. Poi, con l’infortunio di Belotti, il gioco ha iniziato a latitare.
A volte si intestardisce su scelte discutibili, ma è giovane e deve formarsi. Sta vivendo un momento difficile: tre sconfitte consecutive in casa e una sola vittoria esterna, a Verona. Ora deve maturare in fretta per risalire.
La Lazio, dal canto suo, sta facendo il massimo con quello che ha. Non fare mercato è stato deleterio per tutti, ma Sarri conosce bene la squadra, è un grande motivatore e credo possa riportarla in zone più alte di classifica appena potrà intervenire sul mercato. Domani sarà dura per il Cagliari: la Lazio segna poco ma subisce ancora meno".

Ultima curiosità: cosa succede con Luvumbo? L’anno scorso era l’arma in più, ma quest’anno sembra spento.
"Luvumbo è una stella che non vuole nascere. È un giocatore difficile da collocare: vicino alla porta non segna, largo soffre. È discontinuo, vive di periodi. Ha una velocità esplosiva ma manca di concretezza e, temo, anche di testa.
Forse non è adatto al calcio italiano: qui le difese lasciano pochi spazi. Sarebbe più a suo agio in campionati dove si corre di più e si concedono più errori. Ma chissà, magari mi smentirà".