Elia Caprile: "Ci fidiamo di Pisacane. Il livello della Serie A si è alzato"

Elia Caprile, protagonista dell'ottimo avvio di stagione del Cagliari, si è raccontato in un’intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport. Il portiere classe 2001, ha parlato della sua esperienza in rossoblù, del rapporto con Fabio Pisacane e degli obiettivi personali e di squadra. Di seguito alcune delle sue dichiarazioni.
Come valuta il suo avvio di campionato? La sua media voto per la Gazzetta è 6,75
"Lavoro quotidianamente per diventare la miglior versione di me stesso dentro e fuori dal campo. Sono quindi contento, ma è solo la prima parte del torneo".
Quale impressione si è fatto della qualità del campionato?
"Il livello si è alzato. Le proprietà straniere che sono entrate in diverse società hanno iniettato investimenti e hanno portato a un livello superiore la Serie A. È un plus per tutti avere un torneo più competitivo. Però non contano solo i soldi per fortuna".
Cosa intende?
"Mi riferisco al fatto che alla fine contano le idee, quelle buone. Ci sono tanti allenatori e tante società che con le buone idee compensano e costruiscono squadre che possono giocarsela contro ogni avversaria".
Un po' come a Cagliari…
"Esattamente. La società ha affidato a Fabio Pisacane la squadra: un allenatore giovane, all'esordio con una prima squadra che si sta dimostrando preparato e credibile con la sua proposta di calcio. Conosce bene le dinamiche dello spogliatoio, ha portato principi di gioco nuovi e noi ci fidiamo di lui".
È sempre stato portiere?
"Sì, mi piaceva sporcarmi quando mi buttavo: mamma Elisabetta mi metteva sotto la doccia direttamente vestito. E mi sono innamorato del ruolo grazie alla maglietta dorata di Gigi Buffon del Mondiale 2006".
Cagliari si è integrato rapidamente?
"Sì, è una città a misura d’uomo anche se non ho molto tempo. A novembre la mia compagna Emily e io diventeremo genitori di Edoardo e oltre a giocare devo pensare a preparare la casa (sorride, ndr)".