Reja: "Potevo diventare campione d’Italia con Riva. A Cellino devo essere assolutamente grato"

Domani l'ex allenatore del Cagliari, Edy Reja, compie ottant’anni domani. La Gazzetta dello Sport lo celebra con un'intervista nella quale ha parlato anche dei suoi anni a Cagliari: "A Ferrara ho anche trovato moglie, come Capello? Me la presentò proprio Fabio, era la migliore amica di quella che sarebbe diventata sua moglie. Le nostre strade calcistiche si sono poi separate? Sì, io andai a Palermo, dove vissi una bellissima esperienza di vita e calcistica, ma.... Mi stavo trasferendo al Cagliari, l’anno prima dello scudetto. All’ultimo momento ci fu un’offerta più alta del Palermo e Mazza mi cedette a loro. Avrei potuto diventare campione d’Italia con Riva...».
Sulla sua carriera da tecnico: "Sarei potuto arrivare prima in A, ma dopo averla conquistata con Vicenza, Brescia e Cagliari preferii fare altre scelte. Per via di quel caratterino che mi ha portato spesso a scontrarmi con i presidenti? Preferisco essere chiaro e questo a volte può essere un problema. Con Corioni (a Brescia,ndr) e Cellino (a Cagliari, ndr) lo è stato.... Se a Cellino devo essere però grato, no? Assolutamente sì. Avevo 58 anni e avevo deciso di smettere di allenare, non avevo più voglia. Fu lui a convincermi a proseguire.
L’etichetta di specialista in promozioni mi inorgoglisce o è riduttiva? Ma no,mi fa piacere. Anche perché io le promozioni le considero sette. Anzi, otto, con quella dell’Albania dalla C alla B di Nations. Con il Torino persi la A allo spareggio. E con il Cosenza la mancammo per un solo punto".