Felici a Radiolina: "Il Como è la squadra più in forma della Serie A, ma noi andiamo lì per fare la nostra partita"

Felici a Radiolina: "Il Como è la squadra più in forma della Serie A, ma noi andiamo lì per fare la nostra partita"TUTTOmercatoWEB.com
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di Maria Laura Scifo

Mattia Felici è intervenuto ai microfoni di Radiolina questo pomeriggio, in occasione della trasmissione "Il Cagliari in diretta". Queste le sue parole: "Il gol annullato con il Bologna? Fa male, perché poi ne ho sbagliato uno peggiore.

Cosa è successo l'ultimo giorno di mercato? Come sarebbe andata se fossi andato a Venezia non lo so, ma io sono contento di essere rimasto a Cagliari. Il destino ha poi voluto che facessi gol in occasione della prima partita dopo il mercato. Sono contento di aver fatto la scelta giusta. Finita la partita contro il Napoli mi sono arrivati 3mila messaggi, ma io non sapevo niente. Ho chiamato il procuratore e mi ha detto che non c'era niente di vero. Qualcosa c'era, ma niente di fatto al 100%.

Sempre gol pesanti, ci racconti quello di Verona? L'ho spiegato anche al Mister. Ero entrato e le prime due palle le avevo perse. Poi alla terza ho visto Pavoletti, ho fatto 1-2, ho saltato il difensore e ho fatto gol.

La parata di Ravaglia? Rivedendola potevo fare un tocco in più, se mi ricapita oggi faccio gol. Volevo anticiparlo, ho calciato un po' da lontano. Più demeriti miei che meriti suoi però.

Ceppitelli? Io Luca lo sento, ormai è diventato un amico dopo la stagione fatta insieme alla Feralpi. Lui ha preso un'altra strada, ma sono contento. Lo sento spesso.

I cambiamenti. Quest'anno ho un anno in più di Serie A alle spalle, Nicola mi ha aiutato tanto. L'anno scorso ero un po' più acerbo su certe scelte. Gli errori che ho fatto l'anno scorso, quest'anno cerco di non ripeterli. Il mio dribbling preferito è il tunnel. Mi piace di giocare con i compagni, l'1-2. Il gol è vita, ma mi diverto anche quando faccio assist. Però il gol è il gol. Quello al Parma il migliore, il primo in Serie A non si può spiegare. Ho sentito un boom all'interno. 

Dall'esordio in A ad oggi. Cerco di non ripetere gli errori fatti la stagione scorsa, cerco sempre di farmi trovare pronto dal mister. Allenamento dopo allenamento, pensando sempre all'obiettivo e prima o poi arriva.

Miglior dodicesimo? Ormai con i 5 cambi sono 16 i titolari, poi certo che vorrei esserlo. Quando riesci ad incidere entrando dalla panchina è bello. Iniziare una partita è bello, il riscaldamento in casa con i tifosi, l'ingresso in campo... Quando arriverà il mio momento cercherò di farmi trovare pronto.

Come sta il Cagliari? Quella con il Sassuolo è l'unica in cui abbiamo sbagliato qualcosa. Nelle altre abbiamo sempre fatto la prestazione, anche con la Lazio. Abbiamo fatto 0 punti, magari giocando male in futuro ci torneranno. Il calcio è così- La reazione c'è stata, siamo stati bravi anche dal punto di vista dell'approccio. Poi la palla è rotonda e l'abbiamo persa. Quella partita la sentivo, per me è un derby. Era una bella emozione. Con Folorunsho litighiamo ogni tanto (ride ndr). 

C'era la sensazione che il Cagliari avesse la possibilità di segnare. Abbiamo avuto qualche occasione nitida, ma non l'abbiamo sfruttata, Poi loro nel secondo tempo sono entrati con un'altra mentalità. Poi abbiamo preso due gol su errori nostri. Vediamo la prossima.

Il Como? Il Como è la squadra più in forma della Serie A, ma noi andiamo lì per fare la nostra partita come sempre. Come fermarli? Sta a noi. Nico Paz come si ferma? Si ferma con Yerry Mina. Dobbiamo dare il 200%.

Pisacane? C'è un rapporto speciale, ci conosciamo già da Lecce. Secondo me lui arriva, mi guarda e capisce se sono arrabbiato o felice.

Il numero di maglia. E' quello che mi fa far gol. Pavoletti mi ha detto che con il 97 non riuscivo a segnare e quindi mi ha suggerito di cambiare e ho scelto il 17.

Il gol al Verona. Ho detto a Pavo, lui a fare sponde è il giocatore più forte che abbiamo. Lui è il vero capitano, qualunque problema hai, ti aiuta, ti parla, soprattutto con i più giovani.

Com'è giocare in una squadra giovane? Sappiamo che in Italia la cultura è diversa, noi però siamo giovanissimi. Poi facciamo errori da giovani, ma ci siamo. La triade con Augello e Zappa? Ci manca un po' Tommy. Abbiamo inserito un po' tutti, Esposito, Folorunsho.

Come sta la squadra? La squadra sta bene, non vedo il momento negativo perché le prestazioni ci sono sempre state. Poi il calcio è bello per questo, rigiochiamo dopo 7 giorni.

Oggi c'era il presidente Giulini. Il presidente ogni tanto viene e quando può c'è sempre. La presenza della società? E' importante, vedi la famiglia e la società tutta unita e c'è una forza diversa.

Ancora sulla gara di Verona. Sul 2-0 di Verona ci credevamo: mi stavo riscaldando e dicevamo "dai dai che facciamo gol e la riprendiamo" poi ha fatto gol Idri ed è andata bene.

Tre sconfitte consecutive in casa. In casa fa male, perché ti dispiace anche per i tifosi. Quando entro sento come se loro fossero il nostro uomo in più. Però abbiamo perso queste tre partite e dobbiamo fare qualcosa in più.

Caprile? Eli è un grande portiere. Ci sentiamo sicuri perché ha fatto parate clamorose in tutte le partite. Dobbiamo dare il massimo per sbancare Como.