Preoccupano i numeri dell'attacco di Pisacane. L'Unione Sarda: "Con Mina e Luperto è un altro Cagliari. Ora però servono i gol"
"Il Cagliari a Como dopo la Lazio. Preoccupano i numeri dell'attacco". Così titola L'unione Sarda nel taglio alto della prima pagina. Sabato nuova trasferta.
"Con Mina e Luperto è un altro Cagliari. Ora però servono i gol". La coppia difensiva ridà equilibrio. Cresce Gaetano, ma chi segna?
Il pareggio mancato all’Olimpico lascia al Cagliari più di un rimpianto, ma anche qualche segnale incoraggiante. Contro la Lazio, la squadra di Fabio Pisacane ha mostrato un ritrovato equilibrio in fase difensiva grazie alla coppia Luperto-Mina, che ha retto l’urto biancoceleste con personalità, nonostante qualche sbavatura inevitabile di fronte a un avversario di livello superiore.
Ora, però, i rossoblù devono compiere un salto di qualità: servono continuità, concretezza e soprattutto gol per allontanarsi in modo stabile dalla zona retrocessione. La fase offensiva resta infatti il vero tallone d’Achille della squadra.
A Roma - sottolinea l'articolo di Fabiano Gaggini - il Cagliari ha creato molto, ma sprecato altrettanto. Occasioni importanti, soprattutto nel primo tempo, che avrebbero potuto cambiare la partita. Folorunsho, quando si avvicina all’area, si conferma tra i più pericolosi – due volte si è trovato a tu per tu con il portiere – ma deve migliorare nella precisione sotto porta. Gaetano, schierato da trequartista, ha dato qualità e dinamismo alla manovra, mettendosi in mostra per spirito di sacrificio e visione di gioco, anche se l’autonomia resta limitata.
Più deludenti, invece, gli attaccanti. Il lavoro sporco di Borrelli non basta a sostenere la manovra, mentre Sebastiano Esposito, sempre più lontano dall’area, fatica a incidere e a trovare il guizzo decisivo. Pavoletti ci mette esperienza e generosità, ma non riesce a invertire la tendenza. Felici resta alterno e i nuovi innesti devono ancora ambientarsi: Kiliçsoy è in fase di adattamento al calcio italiano e Luvumbo, che non è un vero centravanti, continua a essere un punto interrogativo tattico più che una certezza.
Il Cagliari, in sostanza, paga la mancanza di un riferimento offensivo affidabile, quel profilo che Pisacane immaginava potesse incarnare un giocatore come Belotti. In attesa che Esposito ritrovi se stesso – e con lui tutta la squadra – la priorità resta una: tornare a segnare con continuità per dare un senso alla ritrovata solidità difensiva.