UN MIRTO CON... ENZO BRAVI: "Quest'anno ho visto un Cagliari troppo discontinuo: ad alcune partite giocate con grinta e con carattere ne sono seguite altre in cui è mancata proprio la cattiveria agonistica. Riscatterei subito Caprile"

Enzo Bravi, portiere del Cagliari dal 1978 al 1980, affida ai microfoni di Tuttocagliari.net le sue riflessioni sulla stagione vissuta dall’undici di Davide Nicola: il suo è un giudizio lucido ed equilibrato, condito dall’auspicio che la squadra isolana l’anno prossimo trovi innanzitutto “maggiore continuità di rendimento”.
Enzo, il campionato si è appena concluso. Che bilancio si sente di azzardare circa il percorso compiuto da Luperto e compagni, culminato in un’affannosa salvezza centrata con una giornata di anticipo?
“Al netto del mantenimento della serie A, che è stata l’unica certezza di questa stagione, il rendimento a fasi alterne della squadra ha sicuramente denotato qualche lacuna e qualche aspetto da correggere in prospettiva futura. Insomma, nove sconfitte subite in casa sono tante. Forse il Cagliari non ha trovato la quadratura del cerchio, o forse gli interpreti non erano quelli giusti. Certo, la serie A è un torneo difficile, ma il rendimento dei rossoblù è stato davvero troppo altalenante. E mi dispiace, anche perché la società sarda dispone di un ottimo settore giovanile, al quale si potrebbe attingere per tirare su qualche prospetto interessante e talentuoso.”
Ora si apre il mercato estivo e la rosa cagliaritana andrà sicuramente puntellata. Secondo lei come si può migliorare sensibilmente l’organico a disposizione di mister Nicola (se sarà davvero lui a guidare il nuovo corso rossoblù)?
“Almeno quattro o cinque elementi, a mio parere, sono necessari. Uno-due in difesa, a centrocampo e in attacco. Il Cagliari dispone di tanti giocatori validi dal punto di vista agonistico, fisico e caratteriale; però, soprattutto in mezzo al campo, la qualità tecnica non è certo eccelsa. Per carità, nelle compagini di serie A ci devono essere anche i cosiddetti ‘portatori d’acqua’: gregari estremamente utili sotto il profilo tattico. Uno come Deiola, ad esempio, è tanto criticato dai tifosi ma in campo dà sempre il centodieci per cento. Poi le carenze tecniche, naturalmente, sono tutta un’altra cosa. Mi auguro che la società riscatti Caprile, che mi sembra un portiere molto bravo.
A livello offensivo quest’anno Piccoli ha fatto dieci gol: un buon bottino. Ripartirei da lui, trovando qualcuno che possa ruotargli attorno e ispirarlo in fase realizzativa con qualche giocata illuminante. Il problema di fondo, però, rimane sempre lo stesso: la troppa discontinuità di rendimento da parte della squadra. Io ho visto partite giocate con grinta e con carattere… e altre in cui, invece, è mancata proprio la cattiveria agonistica.”