UN MIRTO CON... GIGI PIRAS

UN MIRTO CON... GIGI PIRASTUTTOmercatoWEB.com
giovedì 26 ottobre 2023, 01:04Un mirto con...
di Matteo Bordiga

Lo storico bomber rossoblù Gigi Piras pone l’accento sulle disattenzioni difensive che stanno costando punti su punti al Cagliari di Ranieri. Ma, alla luce del recupero dei titolari a lungo assenti nella fase iniziale della stagione, confida in una rimonta salvezza che, allo stato attuale, appare ancora ampiamente alla portata della formazione isolana.

Gigi, a Salerno il Cagliari, almeno dal punto di vista della prestazione, ha fatto qualche passo in avanti rispetto a quello che aveva mostrato nelle gare precedenti?

“Intanto ha fatto due gol, praticamente tanti quanti ne aveva segnati nel resto della stagione. E questo è già un miglioramento. Però ha anche commesso errori macroscopici in fase difensiva – al pari, peraltro, della Salernitana – che gli sono costati le due reti di Dia, decisamente evitabili. Ai punti probabilmente i rossoblù avrebbero meritato la vittoria.”

Ranieri ha puntato sui giocatori di maggior qualità tecnica e proprietà di palleggio, schierando contemporaneamente Oristanio, Prati e Luvumbo, con l’inserimento successivo di Nicolas Viola.

“Davanti avevamo, di fatto, il solo Luvumbo, dunque il mister ha tentato di metterla sul piano del gioco, del palleggio e della rapidità affidandosi all’angolano e a Oristanio, che sono elementi veloci e tecnicamente validi. Inoltre non sottovalutiamo l’impiego per quarantacinque minuti di Mancosu, giocatore importante per migliorare la qualità della manovra. Ora abbiamo due gare casalinghe contro Frosinone e Genoa, e l’obiettivo deve essere uno solo: fare sei punti. Già domenica contro i ciociari la vittoria è assolutamente d’obbligo.”

Tatticamente è questa la strada da percorrere? Bisogna puntare su un calcio più fraseggiato, qualitativo e coraggioso per tirarsi fuori dalle sabbie mobili o il Cagliari è una squadra che, per le sue caratteristiche intrinseche, deve giocoforza attendere e poi ripartire?

“Ora che Ranieri ha tutti gli effettivi a disposizione può anche pensare di giocare in modo diverso, più propositivo. Il problema principale fino a questo momento è stato l’elevato numero di giocatori infortunati, che ha limitato le scelte dell’allenatore e costretto la squadra a praticare un calcio prevalentemente conservativo. Sono arrivati rinforzi che non parlano nemmeno l’italiano, e che dunque avevano e hanno ancora bisogno di tempo per ambientarsi e per capire ciò che il mister vuole da loro. Tutto questo insieme di situazioni ha creato non poche difficoltà nella fase iniziale del campionato.”

Gigi, come vede i rossoblù da qui in avanti? Confida nella possibilità di una cavalcata verso la salvezza o sarà dura risalire la china, anche perché davanti le concorrenti marciano spedite e ogni tanto centrano perfino il colpo grosso (vedi l’Empoli a Firenze)?

“Le piccole hanno già ottenuto risultati importanti nelle scorse giornate. Oltre all’Empoli che ha vinto al Franchi ricordo anche il Frosinone e il Lecce che stanno decisamente tenendo il passo, il Genoa che ha sbancato l’Olimpico contro la Lazio… Queste squadre hanno osato e sono state premiate. Dunque è ora che anche il Cagliari inizi ad osare. D’altra parte il coraggio ti viene infuso dai risultati positivi; a Salerno Nandez e compagni avevano disputato una buona gara, l’avevano quasi vinta ma poi hanno preso gol al 94’. Ai miei tempi, superato il novantesimo i difensori avrebbero fatto esplodere il pallone, nel senso che l’avrebbero scaraventato in tribuna per non farlo nemmeno toccare ai giocatori della Salernitana…

Ad ogni modo in serie A, e questo Ranieri lo sa benissimo, il risultato lo ottieni solo attraverso il gioco. Mentre in serie B devi correre più del tuo avversario e arrivare prima sulla palla, in A la palla la devi anche saper giocare. Noi speriamo di poter tornare a respirare e a vedere la luce il prima possibile.”