UN MIRTO CON... GIORGIO MELIS

UN MIRTO CON... GIORGIO MELISTUTTOmercatoWEB.com
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lunedì 7 novembre 2022, 00:00Un mirto con...
di Roberta Lai

Riguardo all'attualità in chiave Cagliari, la redazione di TuttoCagliari.Net ha intervistato in esclusiva Giorgio Melis, ex tecnico dei sardi. 

Come giudica il percorso dei rossoblù? Cosa la convince e cosa no?

“Non mi convince. Il Cagliari è un gruppo di giocatori ottimi che deve diventare una squadra. Penso che come me, neanche gli altri tifosi siano contenti della posizione in classifica e delle prestazioni che vediamo ogni domenica. Segniamo poco e prendiamo tanti gol. La Serie B, da questo punto di vista, è tremenda e l’unica cosa positiva è che ci permette di avere ancora la possibilità di recuperare. Il divario non è enorme, c’è tutto il tempo per riprendersi e raggiungere le posizioni che questa squadra merita di avere”.

Un gruppo che deve ancora diventare squadra?

“È un gruppo di giocatori ottimi che deve diventare una squadra, esatto. Per il momento non ho ancora visto prestazioni di squadra ma giocate singole. C’è qualcosa che non quadra”.

Tant’è vero che i gol realizzati in queste ultime due partite sono arrivati da calcio piazzato e non grazie a un’azione costruita collettivamente. Come si diventa squadra a questo punto?

“Credo anche con il recupero di giocatori importanti. Rog è un giocatore straordinario che dopo le difficoltà iniziali deve trovare la continuità così come Mancosu, partito alla grande e ora infortunato. Tutti questi piccoli problemi hanno fatto sì che il Cagliari non sia ancora diventato una squadra unita, corta, che aggredisce e difende insieme".

Cosa pensa del pareggio con il Sudtirol?

“Mi ha fatto molta rabbia, abbiamo sofferto tantissimo. Se noi abbiamo un obiettivo diverso da quello del Sudtirol… ieri non si è visto. Il gol del pareggio al 94’ si poteva evitare, sarebbe stata una vittoria importante per il morale e per costruire altre vittorie”.

Le disattenzioni della difesa che per un certo periodo sembrava aver risolto i suoi problemi sono riemerse con l’infortunio di Goldaniga, caposaldo della difesa.

“Per vincere, l’asse centrale è l’aspetto più importante. In questo momento Goldaniga è l’uomo più esperto, l’uomo che guida la difesa. La squadra, la difesa intera ha risentito della sua assenza”.

Si ringrazia Giorgio Melis per la disponibilità e la cordialità nell’accettare e svolgere questa intervista.