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Un mirto con... Ivo Pulga: "Il Cagliari deve cambiare mentalità: lo spirito deve tornare ad essere quello delle prime giornate di campionato. Col Bologna la strategia del 'non prenderle' non ha pagato. Occhio al Verona, che gioca a calcio"

Un mirto con... Ivo Pulga: "Il Cagliari deve cambiare mentalità: lo spirito deve tornare ad essere quello delle prime giornate di campionato. Col Bologna la strategia del 'non prenderle' non ha pagato. Occhio al Verona, che gioca a calcio"TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Federico De Luca
Oggi alle 00:01Un mirto con...
di Matteo Bordiga

L’ex centrocampista ed ex allenatore del Cagliari Ivo Pulga, intervistato da Tuttocagliari.net, invita i rossoblù a cambiare decisamente marcia - e soprattutto mentalità - in vista del prossimo impegno di campionato, programmato per domenica 26 ottobre in casa dell’Hellas Verona.

Ivo, col Bologna c’è stato poco o nulla da salvare. Abbiamo assistito a una prova scialba, dimessa e rinunciataria da parte dei ragazzi di Fabio Pisacane.

“Purtroppo qualche settimana fa è venuto a mancare un giocatore importantissimo nell’economia dell’attacco rossoblù come il Gallo Belotti. Il Bologna, si sapeva, è molto bravo a palleggiare; Pisacane ha impostato una gara di contenimento incentrata sulle ripartenze, che però non ha prodotto alcun frutto. La sconfitta è stata più che meritata. D’altra parte, ripeto, è arrivata per mano di un’ottima squadra. Detto questo, si giocava all’Unipol Domus e il Cagliari non ha replicato le buone prestazioni casalinghe che aveva offerto finora in campionato. Si è limitato ad attendere il Bologna senza mai aggredirlo o pressarlo.”

E questo non è certo piaciuto ai tifosi. L’atteggiamento remissivo dei sardi è stato frutto anche dello schieramento a cinque difensori, che aveva l’obiettivo di chiudere le corsie esterne - limitando le ali bolognesi - ma che inevitabilmente ha tolto qualcosa alla fase offensiva.

“Ti viene a mancare un uomo dalla cintola in su e sei costretto a difenderti più basso, lasciando il gioco in mano agli avversari. Una volta incassato il gol Yerry Mina e compagni hanno provato a fare qualcosa, complici anche i cambi operati dall’allenatore, ma hanno creato davvero pochi pericoli a Ravaglia. Ecco, come dicevo prima abbiamo visto un Cagliari diverso rispetto a quello delle precedenti uscite casalinghe: più chiuso, più impaurito. In altre circostanze gli isolani avevano provato a giocarsela alla pari: penso ad esempio al match contro la Fiorentina. Ieri hanno badato a non prenderle, finendo però per soccombere.”

Domenica prossima si va al Bentegodi per affrontare l’Hellas di Paolo Zanetti. Sarebbe opportuno approcciare la sfida con una mentalità ben diversa da quella mostrata contro il Bologna, non crede?

“Sì, anche perché in caso di sconfitta il Cagliari verrebbe risucchiato nelle sabbie mobili della bassa classifica. Tra l’altro il Verona segna poco, però attenzione: è una squadra che gioca a calcio. L’ho vista un paio di volte e ho notato grande intensità, combattività e voglia di attaccare, soprattutto al Bentegodi. I veneti dispongono di punte veloci e scattanti, pertanto si prefigura una partita tutt’altro che semplice per i sardi. Ma la cosa più importante è che deve cambiare l’atteggiamento: deve tornare quello delle primissime giornate. Il Cagliari ha tutte le carte in regola per imporre il proprio gioco senza necessariamente aspettare che siano gli avversari a fare la prima mossa.”