UN MIRTO CON... LUCIO BERNARDINI

UN MIRTO CON... LUCIO BERNARDINITUTTOmercatoWEB.com
© foto di Luca Di Leonardo
mercoledì 10 agosto 2022, 00:00Un mirto con...
di Roberta Lai

Riguardo all'attualità in chiave Cagliari, la redazione di TuttoCagliari.Net ha intervistato in esclusiva Lucio Bernardini, centrocampista dei sardi dal 1985 al 1990.

Come giudica il mercato del Cagliari?

“C’è un bel movimento nella composizione della squadra”.

La convincono le scelte fatte dal tecnico e dalla società?

“Hanno cercato di fare un mix tra giocatori un po’ più esperti e diversi ragazzi di prospettiva. I giovani che vengono dalla Primavera si stanno facendo valere. Penso che questo mix sia una buona combinazione, sempre che gli esperti siano giusti e abbiano le motivazioni giuste, la voglia, il gusto di aiutare i giovani a crescere e dare il meglio per avere i risultati migliori”.

Liverani. Scelta giusta per tentare l'immediata risalita?

“Credo abbia fatto un buon percorso da allenatore. Le sue squadre hanno sempre giocato un buon calcio, un calcio tecnico, aggressivo. Mi auguro possa far bene”.

Come giudica l’attuale centrocampo?

“Penso sia un ottimo centrocampo con diversi elementi di qualità e personalità. Giocatori esperti come Viola, Deiola, Rog ma anche giovani come Makoumbou. Un mix giusto per far bene, un buon equilibrio nel reparto”.

Consiglierebbe dei nomi per rinforzare ulteriormente la rosa?

"Difficile dirlo in questo momento. Penso stiano facendo una squadra competitiva, non so se si muoveranno nel reparto difensivo. L’attacco ha dei giocatori che conoscono il mestiere così come a centrocampo. In difesa, forse, potrebbe mancare qualcosa ma sono sicuro che aggiusteranno il tiro al meglio”.

C’è qualcosa che si può salvare da quella che è stata la retrocessione?

“Quando retrocedi è sempre difficile poter dire che qualcosa si possa salvare. Bisogna viverla in prima persona. È mancato un po’ lo spirito di battaglia, quella grinta di lottare su ogni palla come se fosse l’ultima. Spero che questo possa essere un insegnamento, in Serie B ci deve essere questo spirito".

Che ricordi le ha lasciato la sua esperienza al Cagliari?

“Ho lasciato il cuore a Cagliari. Ricevo ancora, nonostante sia passato tanto tempo, attestati di stima, di considerazione da parte dei tifosi, della gente. Abbiamo contribuito a una cavalcata, a un momento particolare della società. Siamo riusciti a far riavvicinare con grande affetto il pubblico alla squadra. Si era creato un legame bello che non si è perduto con il tempo, che era dunque costruito su dei valori veri”.

Ha vissuto dei momenti particolari con la maglia del Cagliari, il periodo della retrocessione in Serie C1 e poi la doppia promozione con Claudio Ranieri. Che consiglio darebbe a quei giocatori rimasti nonostante la retrocessione?

“Credo non abbiano bisogno di consigli. Già il fatto di essere rimasti vuol dire che dentro il loro cuore c’è un affetto, un amore importante per la maglia rossoblù. Se hanno deciso di vivere questa esperienza dopo la retrocessione è perché vogliono riscattare l’amarezza dell’anno passato. Penso che daranno il meglio di loro stessi. Dico solo questo: con i loro comportamenti devono essere d’esempio per i ragazzi più giovani che, con i loro consigli, daranno sicuramente il loro contributo affinchè il Cagliari possa tornare nella categoria che merita".

Si ringrazia Lucio Bernardini per la disponibilità e la cordialità nell'accettare e svolgere questa intervista.