UN MIRTO CON... LUIS OLIVEIRA

UN MIRTO CON... LUIS OLIVEIRATUTTOmercatoWEB.com
sabato 31 dicembre 2022, 00:00Un mirto con...
di Roberta Lai

Riguardo all'attualità in chiave Cagliari, la redazione di TuttoCagliari.net ha intervistato in esclusiva Luis Oliveira, ex attaccante rossoblù.

Come valuta questa prima parte del campionato dei rossoblù?

“Quando una squadra scende di categoria, la maggior parte dei giocatori vanno via perché non vogliono fare un campionato al di sotto del loro livello. Penso che la società sapesse già della partenza di questi ragazzi: qual era la cosa che doveva capire e fare immediatamente? Cercare un allenatore e soprattutto dei giocatori che potessero dare qualcosa in più in questo campionato. La Serie B è molto difficile e il Cagliari deve trovare dei giocatori adatti per questa categoria. È vero che due, tre possono fare la differenza ma se non si ha la convinzione che questo gruppo possa dare qualcosa ci si ritrova in questa situazione. Le partite si devono giocare giorno dopo giorno e il gruppo deve essere sempre unito. Deve esserci la collaborazione di tutte le parti per trovare la giusta soluzione per questa squadra”.

Cosa pensa del ritorno di Claudio Ranieri?

“Un punto di riferimento importante, un grandissimo allenatore. Come mai è tornato a Cagliari? L’amore della gente che riconosce il segno che ha lasciato tanti anni fa, quella mano che può cambiare tanto in questa seconda parte del campionato”.

Cosa farà secondo lei?

“Credo che andrà alla ricerca dei giocatori giusti, magari che già conosce, quelli di cui si può fidare, costruirà una nuova squadra, un nuovo gruppo che possa dare sicurezza alla tifoseria e all’interno dello spogliatoio”.

L’andamento del Cagliari, quindi, è dovuto a un calciomercato sbagliato e una personalità che molto spesso è venuta a mancare?

“Assolutamente sì. Quando una squadra scende di categoria, la tifoseria pretende un’immediata risalita e, quindi, un calciomercato come si deve”.

Quali movimenti di mercato effettuare a gennaio?

“Saranno Ranieri e la società a decidere quali giocatori potranno costruire un reparto difensivo che, dal mio punto di vista, è stato un po’ deludente, un centrocampo che possa lavorare bene per gli attaccanti e, soprattutto, come trovare una continuità di gioco”.

Ha parlato di mentalità, di adattamento alla categoria: come ottenerla?

“Facile. Lavorando, capendo che si è in serie B e dando quindi qualcosa in più. In questa categoria devi fare di più per dimostrare chi sei. Questa è la differenza”.

Classifica corta, arrivo di Ranieri, giusti movimenti di mercato: il Cagliari ha il tempo per recuperare e dare una svolta definitiva?

“Assolutamente, c’è tempo per tutti. Ranieri lavorerà e motiverà i suoi ragazzi per affrontare questa seconda parte del campionato e per lottare per un obiettivo importante”.

Nei suoi anni al Cagliari ha avuto modo di giocare con Fabian O’Neill. Qual è il suo ricordo legato al “Mago”?

“Fabian era una persona straordinaria. Dispiace sapere che aveva un grande problema e che non sia stato in grado di uscirne. Le racconto un episodio che mi è rimasto nel cuore: quando Tabarez ci disse che sarebbe andato via, noi cercammo di convincere Cellino a tornare indietro. Non fummo così convincenti. Fu un fallimento anche per noi giocatori e Fabian disse: “No maestro, non deve andare via, lei non c’entra niente. La colpa è la nostra”. Una persona straordinaria, un giocatore completo, un talento”. 

Si ringrazia Lulù Oliveira per la disponibilità e la cordialità nell’accettare e svolgere questa intervista.