UN MIRTO CON... Pierluigi Cera

UN MIRTO CON... Pierluigi CeraTUTTOmercatoWEB.com
© foto di Lorenzo Marucci
domenica 12 settembre 2021, 00:00Un mirto con...
di Luca Cavallero

Riguardo alla storia del Cagliari, la redazione di TuttoCagliari.net ha optato per intervistarne un'autentica icona: Pierluigi Cera, calciatore rossoblù tra il 1964 e il 1973.

Con che spirito guardi attualmente le partite del Cagliari?

"Con lo stesso di quando ci giocavo. Amo il Cagliari e lo tifo con tutto il mio cuore. Quando vince sono contento, quando perde no".

Questa stagione è caratterizzata dal ritorno dal pubblico sugli spalti: è un elemento di vitale importanza per il Cagliari?

"Assolutamente sì, per il Cagliari il pubblico è tutto. Infatti quest'anno vedremo che farà la differenza".

Cosa risponderesti ai tifosi del Cagliari più "ambiziosi", che sognano l'Europa?

"Che è difficile e che in Europa ci si arriva per passi. Certo è tuttavia un aspetto":

Quale?

"Che il Cagliari è ormai una realtà consolidata in Serie A da tanti anni: ci sta sognare".

Se ti dico "Cagliari" che cosa ti viene in mente?

"Mi viene in mente quando sono diventato uomo. Sono andato a giocare lontano da casa e, grazie al popolo sardo, sono cresciuto. Grazie Cagliari!".

Intravedi analogie tra il Cagliari attuale e qualcuno del tuo passato?

"In particolare con due".

Quali?

"Per spirito mi ricorda il Cagliari del 1964 e quello del 1973".

Quello scudettato?

"Non ovviamente per l'obiettivo finale, ma per come è nata quell'impresa. Non eravamo tra i favoriti, però noi in spogliatoio eravamo uniti e sapevamo di poter fare qualcosa di importante. Così come nel 1964: eravamo ultimi alla fine del girone d'andata, poi facemmo una rimonta straordinaria e ci salvammo".

Ti senti ancora con i tuoi ex compagni?

"Assolutamente sì! Soprattutto con Tomasini e Reginato".