UN MIRTO CON... RAFFAELE PAOLINO

UN MIRTO CON... RAFFAELE PAOLINOTUTTOmercatoWEB.com
© foto di Luca Di Leonardo
domenica 27 novembre 2022, 00:00Un mirto con...
di Roberta Lai

Riguardo all'attualità in chiave Cagliari, la redazione di TuttoCagliari.Net ha intervistato in esclusiva Raffaele Paolino, attaccante che indossò la maglia rossoblù dal 1989 al 1991

Mancano poche ore a Frosinone-Cagliari, il match per capire chi è e chi vuole essere il Cagliari. Cosa si aspetta?

“Il Cagliari ha tutte le potenzialità per andare a Frosinone e vincere perché gli uomini sono superiori. Vedo tanta confusione intorno al Cagliari che per ora è un’incognita. Mi aspetto una grande partita, la sosta potrebbe aver fatto bene. Mi auguro che vinca e che possa dare una svolta alla sua stagione”.

Perché questa squadra non è riuscita a esprimere il suo potenziale? Cosa non sta funzionando?

“Metabolizzare una retrocessione è difficile, giocare sempre con una contestazione allo stadio crea nervosismo intorno alla squadra. Non è colpa dei tifosi, sia chiaro. Hanno tutto il diritto di lamentarsi perché non meritano questo. L’ambiente, però, non è tranquillo e questo non consente che vengano fuori certe prestazioni. Forse non è una squadra di carattere in grado di superare queste contestazioni”.

Questo carattere manca anche in campo?

“Sì. È tutto una conseguenza. La squadra ha delle lacune, non riesce a reagir ed ecco che ci si ritrova a tre punti dai playout. Bisogna stare attenti”. 

In queste partite abbiamo visto un Cagliari dalla doppia faccia: impaurito all’inizio e poi combattivo solo dopo essere passato in svantaggio. Come si acquisisce la giusta mentalità di cui tanto si parla?

“La giusta mentalità te la danno i risultati in campo, i giocatori di carisma, di carattere. Un carisma che però al momento non vedo. Molto dipenderà dai risultati di queste tre domeniche in cui ci saranno delle sfide pesanti contro Frosinone, Parma e Ternana. Conquistando sette punti si potrebbe svoltare, in caso contrario la situazione si fa grigia”.

Cosa si aspetta invece dall’arrivo del nuovo ds? Quali giocatori servirebbero per questa squadra?

“Servirebbe sicuramente Nainggolan, non vedo perché non prenderlo immediatamente visto che ha dichiarato di voler tornare. Non conosco personalmente il nuovo direttore sportivo, tutto dipende dal presidente. Sono sempre dell’idea che manchi una programmazione, spero che Bonato possa lavorare su questo e portare un po’ di chiarezza”.

Il Cagliari è una delle squadre che segna di meno: perché? La coppia Pavoletti-Lapadula potrebbe essere una soluzione a questo problema?

“È una coppia che potrebbe giocare benissimo dal primo minuto perché Pavoletti è una punta centrale, bravo di testa e Lapadula corre tanto, potrebbe fare benissimo la seconda punta. Non capisco perché non partano mai dall’inizio insieme. Possono essere una soluzione ma questo non è un problema di attaccanti. I bomber ci sono ma è la squadra che non crea. La colpa è di tutti”.

Questo modulo funziona?

“In questo momento no, i risultati non danno ragione a Liverani che ha sempre detto di aver bisogno di tempo. La piazza di Cagliari, in questo momento, non può dare tempo a nessuno”.

Si ringrazia Raffaele Paolino per la disponibilità e la cordialità nell’accettare e svolgere questa intervista.