UN MIRTO CON... STEFANO CAPOZUCCA

UN MIRTO CON... STEFANO CAPOZUCCATUTTOmercatoWEB.com
mercoledì 14 giugno 2023, 00:00Un mirto con...
di Matteo Bordiga

Per due anni - dal 2015 al 2017 - è stato l’architetto e il “deus ex machina” del Cagliari che prima si è ripreso la serie A trionfando in cadetteria e poi ha confermato la categoria con un brillante undicesimo posto, collezionando scalpi illustri e non rischiando praticamente mai la retrocessione.

Meno fortunato il suo ritorno in Sardegna tra il 2021 e il 2022, connotato - nel suo punto più basso - da uno dei drammi sportivi più sconvolgenti e brucianti dell’intera storia cagliaritana. Ma Stefano Capozucca, DS scafato e di lunghissimo corso, nonostante le ultime vicissitudini nell’Isola ha lasciato un ricordo più che positivo, legato soprattutto a quel Cagliari di Di Gennaro, Melchiorri e Marco Sau prima e di Borriello, Isla e Bruno Alves poi che sapeva vincere e, soprattutto in casa, anche divertire i propri tifosi. Al netto di qualche goleada subita a causa dell’atteggiamento tattico fin troppo aggressivo, infatti, i rossoblù con lui al timone del calciomercato hanno compiuto diverse imprese eclatanti (una su tutte il 2-1 di San Siro con l’Inter) e hanno conquistato il miglior piazzamento in serie A nella storia recente del club.

Stefano, avrà sicuramente seguito i playoff di serie B. Ritiene la promozione del Cagliari, strappata a Bari per il rotto della cuffia, meritata? Gli isolani hanno stentato in casa sia coi pugliesi che, precedentemente, col Parma, riscattandosi però nelle partite di ritorno in trasferta.

“Senz’altro è stata una promozione meritata, perché il Cagliari disponeva di un organico che valeva un posto tra le tre elette. Io all’inizio dell’anno avevo indicato quattro squadre nettamente favorite per la risalita in serie A: il Genoa, il Frosinone – la formazione che rappresentava il miglior mix tra giovani di prospettiva e veterani - il Cagliari e il Parma. Diciamo che non ci sono andato molto lontano.

La vera finale playoff a mio avviso è stata Parma-Cagliari: ero convinto che chi avrebbe superato quello scoglio tra sardi e ducali sarebbe poi approdato in serie A. Per cui ritengo il traguardo ottenuto dalla truppa di Ranieri assolutamente legittimo, per la qualità della rosa – secondo me da promozione diretta - e per il grande lavoro svolto dall’allenatore romano. E perché il Cagliari, questo è poco ma sicuro, l’anno scorso non meritava di retrocedere.”

Come spiegare una prima parte di stagione così tentennante e incerta? Glielo chiedo perché poi Ranieri, quando è arrivato, ha davvero completamente cambiato registro e condotto la squadra verso posizioni di classifica più consone al suo valore.

“Ranieri ha avuto il grande merito di imprimere una svolta radicale al cammino del Cagliari, che non a caso con lui in panchina ha perso solo due gare: contro Modena e Parma. È come dice lei: con l’arrivo di Ranieri il Cagliari si è attestato su posizioni di classifica che rispecchiavano il suo effettivo valore. Cosa che prima non era accaduta. Questo non fa altro che ribadire ancora una volta, qualora ce ne fosse bisogno, lo spessore e il carisma di questo allenatore.

Riguardo la gestione di Liverani, preferirei non entrare nel merito. Anche perché rischierei di non essere del tutto obiettivo in questo momento.”

Domanda da DS: ora, dopo i festeggiamenti, è il momento di pensare alla serie A. A suo avviso la rosa rossoblù va sostanzialmente rinforzata in vista del massimo campionato, intervenendo significativamente in tutti i ruoli, o sarà sufficiente puntellarla con alcuni ritocchi mirati?

“Su questo tema preferisco non rispondere. Ho molto rispetto delle persone che lavorano adesso al Cagliari, anche perché le stimo sinceramente. Cagliari è un ambiente di grandi professionisti, per cui non mi permetterei mai di dispensare giudizi o istruzioni su cosa c’è da fare in prospettiva futura. Sanno benissimo come lavorare. A partire da Claudio Ranieri, che mi sembra abbia preso saldamente il comando delle operazioni e darà senz’altro delle indicazioni più che valide alla dirigenza.”