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ESCLUSIVA TC - MARIO BRUGNERA: "Il Cagliari si è salvato perché le dirette concorrenti sono riuscite nell'impresa di fare anche peggio dei rossoblù. Ora è il momento di puntare sui giovani: abbiamo tanti talenti in erba che meritano una chance"

ESCLUSIVA TC - MARIO BRUGNERA: "Il Cagliari si è salvato perché le dirette concorrenti sono riuscite nell'impresa di fare anche peggio dei rossoblù. Ora è il momento di puntare sui giovani: abbiamo tanti talenti in erba che meritano una chance"
martedì 3 giugno 2025, 17:00Esclusive TC
di Matteo Bordiga

La leggendaria bandiera (scudettata) del Cagliari Mario Brugnera lancia, attraverso i microfoni di Tuttocagliari.net, un accorato appello alla società rossoblù affinché l’anno prossimo “vengano veramente valorizzati i tanti giovani di talento che annoveriamo in prima squadra e nella nostra primavera. Anche perché quest’anno la salvezza è arrivata solo grazie alle sventure delle dirette concorrenti, in una sorta di gara tra noi e loro a chi faceva meno peggio”.

Mario, che bilancio si sente di azzardare sulla stagione vissuta dall’undici di Davide Nicola?

“Siamo andati più o meno come due anni fa con Ranieri. Con l’unica differenza che, stavolta, il nostro distacco dalle squadre retrocesse è stato più ampio. Però anche quest’anno abbiamo perso un sacco di partite… così come del resto hanno fatto quelli che si sono piazzati in fondo alla graduatoria. Noi collezionavamo tre-quattro sconfitte di fila, ma poi bastava una vittoria ottenuta ‘per sbaglio’ per risistemare la classifica: segno che le dirette concorrenti riuscivano nell’impresa di fare anche peggio di noi. Il risultato? La quota salvezza è stata eccezionalmente bassa. La lotta per la permanenza in serie A si è risolta in una specie di gara a chi faceva meno peggio. Il Cagliari è stato fortunato.”

Per rischiare di meno ed esprimere un calcio più brillante come e dove deve rifarsi il look la formazione isolana nel corso del mercato estivo?

“A noi serve una vera prima punta. Piccoli è andato in doppia cifra, ma non è un centravanti puro. Avremmo bisogno, tanto per capirci, di un Pavoletti più giovane: ormai Leonardo è piuttosto in là con l’età. In più credo sia fondamentale valorizzare qualche giovane prospetto, come ad esempio Prati. Ma il discorso, in questo senso, è più ampio: fino ad oggi l’allenatore Nicola non ha avuto il coraggio di lanciare talenti in erba in prima squadra, anche se la nostra primavera ha fatto benissimo conquistando, addirittura, la Coppa Italia di categoria. Ricordo che noi, dopo aver vinto lo scudetto, tirammo su i vari Piras, Virdis, Bellini, Quagliozzi: ragazzi promettenti che meritavano una chance. Ecco, ora che ci siamo salvati dovremmo dare spazio ai giovani in prima squadra, affiancandogli naturalmente qualche veterano che possa fargli da chioccia. Io mi auguro vivamente che la società intraprenda questa strada.

Il nostro centrocampo e la nostra difesa vanno abbastanza bene. Un attaccante puro invece è assolutamente necessario. Come allenatore terrei Davide Nicola, ma a patto che, come dicevo prima, si decida a lanciare qualche giovane meritevole del vivaio. Non dico che debba rivoluzionare la squadra, ma almeno due-tre ragazzi di talento dovrebbe portarli in ritiro e poi farli debuttare in serie A. Mantenendo inalterato il telaio della rosa rossoblù.”