DAZN, Italia Oggi: dopo l’uscita dalla Francia, problemi anche con la Pro League in Belgio

DAZN, Italia Oggi: dopo l’uscita dalla Francia, problemi anche con la Pro League in BelgioTUTTOmercatoWEB.com
Oggi alle 10:45Rassegna stampa
di Redazione TuttoCagliari

Dopo le difficoltà incontrate in Francia, Dazn si trova ora a fronteggiare una nuova grana in Belgio. Come riportato da Italia Oggi, la piattaforma di streaming sportivo, che nel dicembre 2024 aveva ottenuto i diritti tv della Pro League per il quinquennio 2025-2030, si era impegnata a versare circa 84 milioni di euro l’anno, una cifra inferiore ai 103 milioni del triennio precedente (2021-2024). Tuttavia, la campagna abbonamenti per la stagione 2025-26 non ha raggiunto i risultati sperati: il piano da 25 euro mensili, con vincolo annuale, ha attirato molti meno utenti del previsto.

Secondo quanto riportano fonti belghe e ripreso stamattina dal quotidiano economico, Dazn avrebbe realizzato di non poter sostenere pienamente gli impegni economici assunti con la Lega calcistica nazionale e avrebbe avviato contatti per coinvolgere Proximus e Telenet, due grandi operatori di telecomunicazioni, nella gestione dei diritti. Finora, però, le trattative non hanno portato a un accordo.

La Pro League, preoccupata per la ridotta visibilità del campionato trasmesso esclusivamente sulla piattaforma, ha chiesto l’intervento di ulteriori broadcaster per ampliare la diffusione delle partite. Nel frattempo, Dazn ha comunicato l’intenzione di rinegoziare il contratto con urgenza, cercando di rimodulare le condizioni economiche.

La situazione ricorda da vicino quella già vissuta in Francia, dove la società era stata costretta a ritirarsi dai diritti televisivi dopo l’impossibilità di rispettare gli accordi. E cresce il timore che un copione simile possa ripetersi anche in Italia, dove Dazn si è impegnata a pagare 700 milioni di euro all’anno per trasmettere la Serie A fino al 2029.

Nonostante l’esclusiva sul principale campionato italiano, la piattaforma continua a registrare perdite stimate attorno ai 100 milioni di euro l’anno nel nostro Paese, con una base abbonati che resta ferma a circa 1,8 milioni di utenti e ricavi che non mostrano segni di crescita.