UN MIRTO CON... BEPPE TOMASINI

UN MIRTO CON... BEPPE TOMASINI
venerdì 27 ottobre 2023, 00:00Un mirto con...
di Matteo Bordiga

Beppe Tomasini - per tutti Tomas - una vita in rossoblù e storico libero dello Scudetto, è sempre un punto di riferimento per gli sportivi cagliaritani.

Informatissimo sul Cagliari di ieri e di oggi, esprime con entusiasmo e passione le sue idee sulle partite e sulle vicissitudini della compagine isolana.

Tomas, che gliene pare delle ultime prestazioni della banda Ranieri? Come può rialzarsi una squadra che si ritrova ultima in classifica, dopo nove giornate, con appena tre punti nel carniere?

“Ci possiamo sicuramente rialzare. Finora abbiamo affrontato Milan, Inter, Fiorentina, Roma, Atalanta: buona parte delle grandi abbiamo dovuto incontrarle nello scorcio iniziale del campionato, e ci hanno rullato. Ora si vedrà il vero Cagliari, a partire dalla prossima gara col Frosinone. Contro le nostre parigrado, chiamiamole così, dobbiamo assolutamente invertire la tendenza. Altrimenti, se dovessimo perdere anche contro Frosinone e Genoa, dovremmo rassegnarci al fatto di essere una squadra di serie B. Ma io sono convinto che le cose andranno diversamente. Certo, non proprio tutti gli acquisti della scorsa campagna estiva sono stati centrati…”

Quale nuovo acquisto in particolare l’ha lasciata perplessa?

“Mah, secondo me Petagna non andava preso. Non mi sembra un acquisto azzeccato. Avrebbero dovuto ingaggiare un bomber, un goleador. Uno abituato a vedere la porta. Poi va detto che Lapadula finora non ha mai giocato: la sua assenza ha pesato tanto e ha inciso sui risultati negativi della squadra.

Prati invece mi pare un ottimo giocatore. Qualche elemento di qualità è stato acquisito, per carità. Ripeto: ora inizia il nostro campionato.”

Parlando di nuovi volti in casa rossoblù, mentre Sulemana aveva iniziato bene e nell’ultimo periodo si è un po’ smarrito, Shomurodov a Salerno ha fornito indicazioni incoraggianti. Ha avuto un buon impatto sul match e ha regalato un assist al bacio a Viola per il 2-1. L’uzbeko sta finalmente iniziando a mostrare di che pasta è fatto?

“Certo. D’altra parte questi sono elementi che devono anche avere il tempo di ambientarsi e di imparare a giocare coi nuovi compagni. E poi io ho una fiducia incondizionata in Ranieri: se neanche lui riesce a salvare il Cagliari, vuol dire che la materia prima era proprio inadeguata alla categoria.”

Tomas, visto il magro bottino di punti racimolati finora il Cagliari, nel girone di ritorno, per salvarsi dovrà fare risultato anche contro qualche big. A suo avviso sarà possibile, anche grazie all’esperienza e alla consapevolezza maturate in questa prima parte di stagione?

“Perché no? Prima di tutto sarà fondamentale staccarsi da questo ultimo posto in classifica, che pesa come un macigno. Quando sei la cenerentola del campionato scendi in campo intimidito, scoraggiato, con un pizzico di rassegnazione. Se invece cominci a fare punti acquisisci autostima e le cose ti vengono sempre più facili. Certo, abbiamo perso troppe partite e risalire non è uno scherzo. Ma c’è ancora tutto il tempo per provarci.”

La sensazione è che il gioco stia progressivamente migliorando. La prestazione di Salerno induce all’ottimismo in vista del futuro?

“Non dimentichiamoci che fino a oggi abbiamo avuto un po’ di problemi con i vari infortunati. Mancosu era ai box e Viola - fondamentale per collegare il centrocampo all’attacco - non vedeva il campo. Oggi come oggi non possiamo essere sicuri di salvarci, ma di certo lotteremo fino alla fine con in testa il nostro obiettivo. Siamo destinati a combattere strenuamente tutte le domeniche per mantenere la categoria.”