UN MIRTO CON... DANIELE GOLETTI: "Il Cagliari ha cambiato decisamente mentalità rispetto agli ultimi anni: ora non ha paura di pressare alto e di aggredire gli avversari. Sabato con l'Inter i rossoblù saranno avvantaggiati sul piano psicologico"

L’ex portiere rossoblù Daniele Goletti, interpellato da Tuttocagliari.net, si dice “positivamente impressionato” dall’inizio di campionato di Yerry Mina e compagni, che nelle prime quattro giornate non sono mai stati messi sotto da nessun avversario e hanno conquistato la bellezza di sette punti.
Daniele, finalmente un avvio sprint: il Cagliari, dopo tanti anni di partenze stentate, ha cominciato la stagione col piede giusto.
“Devo rendere merito alla società per la campagna acquisti condotta in estate. Sono stati presi tanti giovani interessanti e, in più, l’ultimo ‘colpo’ è stato quello di Andrea Belotti: sembrava che nessuno volesse più scommettere su questo attaccante, il quale alla seconda apparizione in maglia rossoblù ha già siglato una doppietta. Sulle doti di mister Fabio Pisacane io per primo non avevo dubbi: ciò che mi premeva era proprio che la società intervenisse nella maniera giusta sul mercato, per allestire una rosa competitiva in serie A. Tra i nuovi arrivati mi fatto un’ottima impressione Marco Palestra, un ragazzo talentuosissimo. Così come Folorunsho. In più adesso il Cagliari gioca senza paura contro qualsiasi avversario e mette sempre in campo un grande carattere.”
In effetti la squadra sembra aver alzato significativamente il baricentro rispetto, ad esempio, al Cagliari di Davide Nicola. L’atteggiamento è più propositivo e, quando si attacca, lo si fa con tanti uomini.
“Prati e compagni vanno a prendere gli avversari nella loro metà campo e non hanno paura di fare un pressing ultraoffensivo. Questo anche grazie alla presenza di parecchi elementi che, a centrocampo, coniugano qualità e resistenza, tecnica e corsa. D’altro canto i risultati delle prime quattro giornate parlano chiaro: i rossoblù hanno fermato la Fiorentina, poi hanno perso a Napoli solo al novantacinquesimo e quindi hanno battuto di slancio Parma e Lecce, che ormai non sono più due ‘piccole’, ma compagini di buon livello.”
A suo avviso qual è il principale pregio dell’undici di Pisacane?
“Proprio il coraggio col quale approccia le partite. La voglia di affrontare qualsiasi avversario a viso aperto. Un chiaro imprinting dato dall’allenatore, vero alfiere e profeta di una mentalità completamente diversa rispetto a quella delle precedenti stagioni.”
Come vede la sfida in programma sabato prossimo all’Unipol Domus contro l’Inter? Si tratterà di un bel banco di prova per gli isolani.
“Il Cagliari, alla luce della sua attuale condizione psicofisica, scenderà in campo senza alcun timore reverenziale. Poi la partita potrà finire in qualsiasi modo, ma quel che è certo è che i rossoblù non rinunceranno a giocarsi fino in fondo tutte le proprie carte. Sicuramente l’Inter incontrerà più di una difficoltà, anche perché in questo momento sotto l’aspetto mentale - e forse anche fisico - è avvantaggiato il Cagliari.”