UN MIRTO CON... GIANFRANCO MATTEOLI: "Davide Nicola va ringraziato, perché ha condotto la nave in porto e ha dimostrato di essere un allenatore in grado di raggiungere gli obiettivi fissati a inizio stagione. Pisacane? Non lo conosco bene..."

L’ex regista del Cagliari scintillante ed “europeo” Gianfranco Matteoli, intervistato da Tuttocagliari.net, esprime il suo giudizio sull’operato di Davide Nicola sulla panchina rossoblù. Il tecnico piemontese, dopo aver ufficializzato il divorzio col club sardo, potrebbe essere sostituito dall’attuale allenatore della Primavera Fabio Pisacane.
Gianfranco, qual è la sua opinione sulla gestione tecnica del mister uscente, Davide Nicola?
“Beh, io dico che quando una compagine come il Cagliari si salva significa che ha fatto un campionato di livello. Del resto non penso che Nicola avesse a disposizione una squadra in grado di ambire a obiettivi più prestigiosi, come ad esempio le coppe europee. Pensiamo al Como, che ha speso un’infinità di quattrini e alla fine dei giochi è arrivato decimo. Io ho sempre detto che il Cagliari tra le pericolanti aveva la rosa più competitiva. E infatti si è salvato. Il che vuol dire che i ragazzi hanno svolto bene il proprio compito.”
Stando alle prime indiscrezioni filtrate tra ieri e oggi Nicola avrebbe chiesto alla società delle garanzie che, alla fine, non gli sarebbero state fornite.
“Io non so come siano andate precisamente le cose. So però che Nicola va ringraziato, perché ha lavorato bene e ha condotto la nave in porto. In questi anni ha dimostrato di essere un allenatore che sa il fatto suo e che quasi sempre centra gli obiettivi che gli vengono assegnati a inizio stagione. E non penso che, lo scorso agosto, la società gli abbia chiesto di arrivare in Europa. Sicuramente il target, chiaro e limpido, era la salvezza.”
Il sostituto di Nicola potrebbe essere Fabio Pisacane, che verrebbe promosso dalla Primavera alla prima squadra. Sarebbe un azzardo eccessivo o una mossa potenzialmente vincente, a suo parere?
“Onestamente non conosco Pisacane come allenatore, quindi non saprei cosa dire. Se la società fa una scelta del genere è perché ha visto in lui un ragazzo dalle grandi potenzialità. Nessuno fa un salto nel buio tanto per farlo.”