UN MIRTO CON... GIANLUCA FESTA

UN MIRTO CON... GIANLUCA FESTATUTTOmercatoWEB.com
© foto di Federico De Luca
venerdì 18 agosto 2023, 00:01Un mirto con...
di Matteo Bordiga

Parlare di calcio – e in particolare del Cagliari – con Gianluca Festa è sempre estremamente stimolante.

Schietto, diretto, competente e mai banale nelle sue analisi, l’ex difensore monserratino ha le idee piuttosto chiare sulla campagna acquisti della società rossoblù. I suoi sono giudizi non solo da ex calciatore, ma da allenatore preparato e aggiornatissimo che, probabilmente, dopo l’esperienza proprio sulla panchina rossoblù nel 2015 meriterebbe un’altra chance in serie A o in serie B.

Gianluca, come si può giudicare finora il mercato del Cagliari? Come sta operando la società e, secondo lei, con quali obiettivi a lungo termine?

“Io direi che il Cagliari sta lavorando piuttosto bene. Sta prendendo giocatori giovani che hanno già avuto esperienze significative, il che significa che sta pianificando in ottica futura. Mancano sicuramente almeno un difensore e un attaccante per completare l’organico. Bisognerà dare tempo a Ranieri e ai ragazzi: io ho visto la partita col Palermo, e nonostante ovviamente non si possa giudicare il Cagliari in base a quella sfida devo dire che, malgrado il successo, i rossoblù non hanno fatto una grande prestazione. Però una qualità a questa squadra va riconosciuta: la capacità di risolvere o raddrizzare le gare nei minuti finali. Questo da un lato è molto positivo, perché dimostra che la compagine isolana ha grande spirito e lotta fino all’ultimo secondo; dall’altra parte, però, va ricordato che non sempre i finali di gara sorrideranno ai sardi, quindi bisogna anche mettersi nelle condizioni di non dover aspettare i minuti di recupero per portare a casa il match.

Tutto sommato, però, la partita di Coppa Italia ha messo in luce anche diverse cose positive.”

Lei conosce benissimo Claudio Ranieri: dobbiamo aspettarci un Cagliari autoritario che faccia la partita e tenga in mano il pallino del gioco o una squadra più votata ad attendere l’avversario e a ripartire rapidamente in verticale in contropiede?

“A mio avviso la seconda ipotesi è quella più plausibile. Il Cagliari dovrà essere organizzato, ma condurre la partita e tenere in mano il pallino del gioco, magari pressando alti nella metà campo avversaria, in serie A è tutt’altro che facile: devi avere giocatori con determinate caratteristiche per farlo. Ma si può esprimere un buon calcio anche giocando sul recupero palla e sulla ripartenza in verticale: perché no? Poi magari, col tempo e coi buoni risultati, la squadra imparerà anche a fraseggiare meglio, troverà maggiore consapevolezza nei propri mezzi e si muoverà in campo con più disinvoltura.

Ad ogni modo, Ranieri plasmerà il nuovo Cagliari in base al valore dei calciatori che avrà a disposizione.”

Proprio per favorire il gioco in verticale e in ripartenza, a suo avviso non sarebbe utile ingaggiare, oltre che una prima punta, anche un attaccante veloce capace di far male a campo aperto? In questo momento in rosa l’unico giocatore con caratteristiche di quel tipo è l’angolano Zito Luvumbo…

“Sarebbe utilissimo. In serie A in certe gare devi giocoforza stare più chiuso e puntare sulle ripartenze, quindi una seconda punta abile negli spazi sarebbe grasso che cola.

Ho comunque visto che sugli esterni più o meno ci siamo: Augello non mi sembra affatto male. Sinceramente ho qualche dubbio a centrocampo. Prospetti come Sulemana, che ha ben figurato contro il Palermo, vanno benissimo e contribuiscono a irrobustire il reparto. Ma ho l’impressione che ci voglia anche qualche innesto di maggiore qualità tecnica. Una buona notizia è quella dell’acquisto di Prati, che può sicuramente dare qualcosa di importante: ne parlano tutti come di un predestinato. Io aspetto di vederlo giocare dal vivo, perché sono molto curioso di scoprirlo come centrocampista universale.

Nel pacchetto arretrato manca ancora qualcosa. Vedremo quali difensori verranno ingaggiati nei prossimi giorni.”

Le propongo un focus in particolare su Nicolas Viola, poco utilizzato lo scorso anno. Col Palermo è entrato molto bene in campo, ha gestito e fatto girare il pallone, dispensato assist e tocchi in verticale per gli attaccanti. Ha sicuramente aggiunto qualità alla manovra. Non sarebbe un grave errore cederlo ora che è stato acquistato il giovane Matteo Prati?

“Sarebbe certamente un errore. Credo che si debba parlare a quattr’occhi con Viola e sondare la sua disponibilità a giocare magari non sempre da titolare, ma subentrando a partita in corso. Poi se si affermerà a suon di prestazioni verrà senz’altro impiegato con regolarità da un mister, come Ranieri, dalla mente aperta e dalle idee molto chiare. Nicolas è un elemento che ogni allenatore vorrebbe avere in rosa: francamente, nonostante l’arrivo di Prati non mi priverei a cuor leggero di un giocatore come lui. Sa tenere la palla, sa trovare il filtrante giusto per prendere d’infilata le difese avversarie, calcia benissimo angoli e punizioni. Soprattutto nelle gare contro le retroguardie chiuse può risultare fondamentale.”

Un suo parere su Shomurodov. Che idee può avere Ranieri su questo giocatore, che viene da un paio di annate negative e ha dimostrato di saper supportare bene il gioco della squadra ma di non avere, almeno in Italia, grandissimo feeling con il gol?

“Sinceramente non ho mai visto grandissime cose da parte di questo calciatore. Ha delle buone qualità, ma a mio parere è a tutti gli effetti una scommessa. Non so perché lo abbiano preso: probabilmente hanno intravisto delle doti tecnico-tattiche compatibili col progetto di Ranieri. Ma lo stesso tecnico romano, mi pare di capire, ha chiesto anche un altro attaccante.

Chissà, magari l’uzbeko potrà tornare utile, anche considerando che Pavoletti ha la sua età - e fisicamente ha avuto parecchi problemi in tempi recenti - e che Lapadula, per quanto sia imprescindibile per il Cagliari, in serie A non ha mai definitivamente sfondato. Insomma, ribadisco che un altro attaccante che dia precise garanzie dal punto di vista realizzativo va ingaggiato.”