UN MIRTO CON... PEPE HERRERA: "Il Cagliari quest'anno non mi è dispiaciuto. Però i rossoblù hanno subito troppi gol, e spesso a causa di errori evitabili. In estate a mio parere andrà rinforzato innanzitutto il pacchetto arretrato"

In campo era un guerriero dai piedi educati. Abilissimo in fase di interdizione e, al contempo, letale negli inserimenti offensivi.
Pepe Herrera, col numero 4 marchiato a fuoco sulle spalle, ha vissuto una delle epopee più entusiasmanti della storia del Cagliari. Salvezze miracolose prima con Ranieri e poi con Mazzone e – ciliegina sulla torta – la straordinaria qualificazione in Coppa Uefa ottenuta nella memorabile stagione 1992-’93. Oggi, dall’Uruguay, l’ex mediano rossoblù – intervistato da Tuttocagliari.net – commenta le alterne fortune della compagine allenata da Davide Nicola.
Pepe, che impressione le ha fatto quest’anno il Cagliari? La salvezza è arrivata, ma – specie in certi momenti della stagione – con tanta fatica…
“Beh, l’obiettivo è stato centrato. Però effettivamente in alcuni periodi della stagione i ragazzi hanno incontrato tante difficoltà e, soprattutto, hanno incassato troppi gol. Premetto che non ho visto proprio tutte le partite, ma spesso la squadra, quando ha giocato, mi è piaciuta: l’allenatore è stato bravo a far rendere al meglio i giocatori che aveva a disposizione, ovviamente per quelle che erano le loro potenzialità tecniche. Tutto sommato, alla fine della fiera sono contento della stagione che ha fatto il Cagliari.”
Secondo lei in quali reparti la compagine rossoblù va prioritariamente rafforzata per consentirle di vivere un campionato meno tribolato?
“In una formazione che lotta per la salvezza la fase difensiva è molto importante. Forse io lo dico perché da calciatore il mio primo compito era proprio quello di difendere… Sta di fatto che il Cagliari secondo me ha bisogno di potenziare innanzitutto il pacchetto arretrato: quest’anno ha sofferto un po’, subendo spesso gol per via di evidenti errori potenzialmente evitabili.”
Anche la fase offensiva non ha entusiasmato. Il Cagliari, nell’arco di tutta la stagione, non si è certo distinto per l’elevato numero di tiri verso la porta avversaria. Anzi…
“E questo vuol dire che alla squadra qualcosa certamente è mancato. Magari ha pagato anche lo scotto dei cambiamenti che ci sono stati nella composizione della rosa rispetto all’anno precedente. Però è un dato di fatto che l’attacco rossoblù ha faticato a far gol. Di conseguenza l’obiettivo per l’anno prossimo non sarà solo quello di subire meno reti, ma anche – allo stesso tempo – quello di migliorare sensibilmente la fase offensiva.”