UN MIRTO CON... DANIELE GOLETTI: "Non vorrei che Pisacane fosse un capro espiatorio individuato da una società che non ha intenzione di rinforzare la rosa. Mi dispiacerebbe per lui. Ma staremo a vedere se la scelta del club pagherà o meno"

L’ex portiere rossoblù Daniele Goletti, intervistato da Tuttocagliari.net, esprime la sua opinione sul nuovo Cagliari che sta nascendo sotto la guida di Fabio Pisacane.
Daniele, la convince la scelta di Giulini di affidare la panchina a un novizio come Pisacane, promosso direttamente dal settore giovanile?
“Io fondamentalmente sono d’accordo sull’investimento fatto su un tecnico che conosce bene l’ambiente. Pisacane mi sembra un allenatore preparato e carico di motivazioni. Ecco, solo una cosa mi auguro: che lui non sia una sorta di capro espiatorio individuato da una società che, dal canto suo, non ha intenzione di rinforzare la rosa isolana. Penso infatti che gli allenatori che sono andati via in passato, compreso lo stesso Davide Nicola, avessero chiesto delle precise garanzie che il club probabilmente non poteva fornire. Insomma, spero vivamente che Pisacane non sia stato mandato allo sbaraglio, perché mi dispiacerebbe molto per lui: è un bravo ragazzo e un bravissimo tecnico, e non merita certo di finire bruciato alla sua prima esperienza su una panchina di serie A. In ogni caso vedremo se, alla fine, la scelta della società pagherà o meno.”
Capitolo-mercato. Sono partiti tanti centrocampisti molto utilizzati nella scorsa stagione. A suo giudizio in quali reparti è prioritario rimpolpare l’organico, fermo restando che il Cagliari l’anno scorso ha manifestato parecchi problemi sia in fase difensiva che dalla cintola in su?
“Io credo che servano ancora rinforzi in attacco. L’unico centravanti potenzialmente da doppia cifra è Piccoli: mancano le alternative. In serie A devi avere almeno un paio di punte prolifiche e in grado di assicurarti un certo numero di gol. Direi che il reparto difensivo è più o meno al completo, e il portiere titolare dell’ultimo campionato – Caprile – fortunatamente è stato riconfermato. A centrocampo invece, dopo le ultime partenze, la coperta è un po’ corta. Quindi se fossi nei panni del DS Angelozzi mi concentrerei innanzitutto sulla mediana e sul pacchetto offensivo.”