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Un mirto con... Marco Negri: "Il Cagliari ha il problema del gol? Gli attaccanti sono come... il ketchup, che non viene mai fuori ma che poi quando esce diventa incontenibile. Serve una scintilla: io confido in Sebastiano Esposito"

Un mirto con... Marco Negri: "Il Cagliari ha il problema del gol? Gli attaccanti sono come... il ketchup, che non viene mai fuori ma che poi quando esce diventa incontenibile. Serve una scintilla: io confido in Sebastiano Esposito"TUTTOmercatoWEB.com
Oggi alle 00:01Un mirto con...
di Matteo Bordiga

Marco Negri, ex attaccante del Cagliari e bomber di razza che ha lasciato il segno soprattutto con la maglia del Perugia e con la storica divisa “blue” dei Glasgow Rangers, ai microfoni di Tuttocagliari.net ha parlato a trecentosessanta gradi del momento attraversato dall’undici di Fabio Pisacane e della sfida che questo pomeriggio vedrà opposti i sardi al Genoa del neo allenatore Daniele De Rossi.

Marco, all’Unipol Domus oggi andrà in scena una gara difficile da decifrare: al rientro dalla sosta per gli impegni delle nazionali si affronteranno infatti Cagliari e Genoa, due squadre che hanno bisogno di punti per risalire la classifica.  

“Le partite che si disputano subito dopo la sosta per le nazionali sono sempre, per definizione, indecifrabili. Il Cagliari forse parte leggermente avvantaggiato, perché ha potuto svolgere un lavoro più rilassato e di maggiore continuità rispetto al Genoa, che invece ha dovuto subito metabolizzare le idee del nuovo allenatore. Di sicuro Daniele De Rossi più che sull’ariosità e sulla brillantezza del gioco si sarà concentrato sull’aspetto psicologico e caratteriale: avrà cercato di compattare il gruppo e di stimolare il senso di appartenenza e di combattività che è tipico di una piazza come quella genoana. Anche per questo non mi aspetto di assistere a una partita spettacolare. Sarà al contrario una gara molto tattica, in cui le due contendenti si studieranno con attenzione soprattutto nei primi quarantacinque minuti di gioco: credo che né il Cagliari né il Genoa si lanceranno subito all’attacco a spron battuto. Quel che è certo è che i sardi in casa devono fare quanti più punti possibile. I risultati poi ti aiutano a giocare più leggero e con maggiore disinvoltura, senza sentire la pressione delle partite.”

Non posso che chiederlo a un ex bomber della sua caratura: cosa devono fare Sebastiano Esposito e compagni per risolvere il problema del gol? Il Cagliari è tra le formazioni più asfittiche della serie A…

“Nel calcio moderno non puoi giudicare l’attacco di una squadra esclusivamente dal numero di gol segnati: contano anche i movimenti delle punte e delle mezzepunte, il loro peso nell’economia del gioco corale… Certo, in effetti nel Cagliari il grande lavoro svolto a centrocampo e in difesa non trova riscontro nel numero delle occasioni da gol create. E negli scontri salvezza devi essere cinico e spietato sotto porta. Ma da ex centravanti io dico che contano tantissimo la fiducia e l’autostima. Per gli attaccanti vale la metafora del ketchup, che non viene mai fuori ma poi, quando esce, stenti a contenerlo. Ecco, una volta che interrompi il digiuno di gol improvvisamente ti riescono delle giocate che prima non ti venivano nemmeno in mente. Ai bomber di razza serve una scintilla per riaccendersi.”

C’è un attaccante, nel roster a disposizione di Pisacane, che stimola particolarmente la sua fantasia?

“A me piacciono molto le movenze di Sebastiano Esposito: per caratteristiche tecniche può trovare il gol anche in seguito a una gran giocata personale, ma di sicuro deve essere più cattivo in area di rigore. Se vuoi essere un vero bomber devi fare anche le reti “sporche”. Potenzialmente lui è un ottimo attaccante. E, come dicevo prima, se riuscisse a sbloccarsi poi viaggerebbe sulle ali dell’entusiasmo e comincerebbe a segnare con continuità.”