UN MIRTO CON... VITO GRAZIANI: "Il Cagliari quest'anno ha fatto quello che doveva fare. In certe partite avrebbe forse potuto giocare meglio, ma Nicola ha ottenuto dei risultati in linea col materiale tecnico a sua disposizione"

L’ex centrocampista del Cagliari Vito Graziani, intervistato da Tuttocagliari.net, esprime un giudizio sostanzialmente positivo sulla stagione degli isolani, che col successo maturato a Verona hanno virtualmente conquistato la salvezza a quattro giornate dalla fine del campionato.
Vito, come giudica l’annata di Luperto e compagni, alla luce dei risultati conseguiti e del gioco espresso da agosto ad aprile?
“Diciamo che all’inizio della stagione, valutando il profilo tecnico e umano dell’allenatore e di tutto il gruppo rossoblù, ero abbastanza fiducioso. Ergo non mi sorprende questa salvezza – ormai praticamente acquisita – giunta con quattro giornate d’anticipo. Certo, poi tutti gli anni occorre che lì nelle retrovie ci sia qualcuno che faccia peggio di te… Però le premesse erano buone. Davide Nicola è un allenatore esperto, e in passato era stato capace di compiere imprese clamorose. Bisogna sempre lottare fino all’ultimo respiro, sia chiaro, ma i presupposti per disputare un buon campionato c’erano tutti.
Dal punto di vista del gioco espresso dico che si può sempre fare meglio. Però il mister doveva fare i conti col materiale tecnico a disposizione. Doveva adattare le strategie tattiche alle caratteristiche dei suoi ragazzi. Bene o male il Cagliari ha fatto quello che doveva fare. Poi ci sono state sicuramente delle partite in cui la squadra avrebbe potuto attaccare di più e altre in cui avrebbe potuto subire di meno. Ma tutti vorremmo vincere ogni domenica per 3-0 senza soffrire… Insomma, complessivamente mi sento di promuovere i rossoblù.”
Proiettiamoci già alla prossima stagione, da disputare in serie A. Lei come opererebbe nel corso del mercato estivo per rafforzare una rosa che ha raggiunto gli obiettivi prefissati ma che, in più di un’occasione, ha manifestato diverse lacune sia difensive che offensive?
“Beh, prima di tutto bisognerebbe sapere quali sono le intenzioni – e le possibilità – della società isolana. Chiaramente per noi è facile dire 'bisognerebbe intervenire in questo o nell’altro reparto'… Poi bisogna fare i conti coi costi e con le situazioni che si vengono a creare durante il mercato estivo. Se è vero che il Cagliari ogni tanto ha preso qualche gol di troppo bisogna anche sottolineare che in serie A mantenere la porta inviolata è tutt’altro che facile, perché il livello è molto alto. E dalla cintola in su la squadra è stata capace di segnare diverse reti pesanti in alcuni frangenti-chiave della stagione. Poi non dimentichiamoci che in Sardegna il pubblico gioca un ruolo determinante nel trascinare i calciatori, e questo io – per esperienza personale – lo so bene. I tifosi sono il vero valore aggiunto e la grande forza di Piccoli e compagni.”